Perché un blog dedicato ai diritti umani nel mondo della Rete?
Potrei rispondere che il cosiddetto cyberspazio sta diventando, ogni giorno sempre di più, un immenso corpo vitale, difficile da gestire e le cui dinamiche sono assai poco conosciute.
Pensiamo che conoscere Internet equivalga semplicemente a conoscerne il funzionamento; i più scafati sanno che la Rete possiede un linguaggio proprio e delle logiche proprie… ma solo una minoranza comprende che la Rete è ormai diventata un vero e proprio spazio economico, politico e culturale, che investe tutti gli ambiti tradizionali: dalla geopolitica alle guerre, dall’identità culturale alle espressioni letterarie, dal mondo professionale alle imprese economiche.
Non è esatto affermare che in Rete stiano nascendo nuovi diritti, ma è senz’altro vero che i diritti classici, quelli sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, assumono in Internet un volto nuovo e una declinazione diversa: la libertà di accesso all’informazione, la trasparenza, l’equità nella distribuzione delle risorse digitali, l’educazione mediatica, la privacy, la governance democratica…
Non è che un piccolo elenco (per giunta imperfetto) delle denominazioni di tali “nuovi” diritti, la cui protezione è inevitabilmente legata alla promozione dei valori peculiari della Rete: si tratta della solidarietà, della condivisione, dell’apertura, valori che hanno guidato fin dagli esordi la crescita della Rete e che oggi rischiano di venire smarriti di fronte a logiche ed esigenze di tipo diverso.
Ecco, mi propongo con questo blog (che sarà il meno possibile tecnico) di far conoscere questi valori e questi diritti al più ampio pubblico possibile: per difendere i diritti umani nel mondo della Rete non è necessario essere specialisti, è sufficiente essere persone informate.